domenica 4 maggio 2014
ALLUVIONE A SENIGALLIA
Senigallia e il suo hinterland sono stati messi in ginocchio da una gigantesca bomba d'acqua.
In poche ore sono caduti più di 120 ml di pioggia che hanno avuto effetti devastanti. Gli argini del fiume Misa non hanno retto e l'acqua è straripata in più parti provocando una vera e propria alluvione. A peggiorare la situazione ha contribuito anche lo straripamento del fiume Cesano e di diversi fossi.
A Senigallia la situazione è precipitata verso le 9,30 di ieri mattina. Il Misa è tracimato in periferia inondando la frazione del Vallone, compresa la caserma dei Vigili del Fuoco e le frazioni di Borgo Bicchia e di Borgo Molino. I soccorritori stessi all'inizio sono stati bloccati dalla marea di fango e detriti che stava travolgendo le automobili, sradicando gli alberi e allagando le case e gli scantinati.
Sono arrivate subito le squadre dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco e con l'ausilio di gommoni si sono raggiunti i primi piani delle case dove le persone avevano trovato rifugio, ma dove l'acqua purtroppo continuava a salire. Al Vallone sono stati completamente inondati il distributore di metano e il centro commerciale Ingrande.
Sarebbero circa trecento gli sfollati che non hanno la possibilità di rientrare nelle proprie case, perchè sono state considerate inagibili. E il numero aumenta se si contano i residenti del centro storico che, una volta usciti di casa, non sono potuti rientrate. Molti sono stati ospitati da amici e parenti, ma sono stati allestiti anche centri di accoglienza presso il Palazzetto dello sport e presso la Caritas alle Saline.
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